top of page

PER QUANTO mI RIGUARDA ...

Sono nato a Matelica (MC) il 14 luglio 1969.

Perito informatico dal 1988 e  tecnologo da sempre, ma la mia vera passione è la poesia,  la musica, la storia vissuta, che ho iniziato ad amare grazie ad un professore di italiano e di storia che quando faceva lezione recitava e si immedesimava in re e regine e combatteva guerre, parlava al popolo, leggeva versi come se la gioia del sabato del villaggio e il dolore della cavallina storna li sentisse davvero. Sono convito che noi siamo quello che leggiamo e riusciamo a trattenere in cuore. 

Michele Codoni 17/4/2014

​

"Al cor gentile rempaira sempre amore

G. Guinizzelli ... 

​

Secondo me la poesia è il riassunto che il nostro cuore fa di quello che recepisce il nostro cervello attraverso i nostri sensi, più il sesto senso che è la sensibilità, questo significa che tutti siamo poeti nel momento in cui lasciamo parlare il nostro cuore. Poi c'è chi accetta questo lato di se, chi non ha pudore di mostrare sentimenti, sensazioni, emozioni. La poesia è sempre realtà, non sò se sia stata mai scritta una poesia per ingannare una donna o un uomo o un popolo.  

Michele Codoni 29/12/2013

 

Quando a scuola si studiavano gli autori classici della letteratura italiana, tra le nozioni biografiche una delle più importanti era quella della "poetica", ci spiegavano ad esempio che la poetica di Carducci è quella del "fanciullino", la poetica di Giacomo Leopardi era quella del "pessimismo cosmico", facendo seguito con definizioni più o meno approfondite. Noi quasi a memoria ripetevamo quei sostantivi che per una scuola di natura tecnologica potevano bastare, senza permetterci di capire veramente cosa significasse veramente approfondire la "poetica" di un autore ...

​

Oggi torno a rifletterci sopra e provo a dare la mia definizione di "poetica" e degli schemi biografici in generale, ossia inutili tentativi di schematizzare riassumere definire, porre confini definiti alla vena poetica di un autore, talvolta per la necessità di collocare il suo pensiero nelle varie correnti letterarie del tempo. Come se la corrente creasse l'autore e non l'insieme degli autori creassero la tendenza.

​

Forse è questo approccio che ha rovinato il rapporto tra tanti giovani e la poesia, un metodo d'insegnamento dove la nozione aveva più senso della profondità della conoscenza, senza potersi immedesimare nelle parole del poeta, facendo anche fatica a capire. Il miglior invito penso sia quello della lettura e del godere di un rapporto che può diventare simbiotico. 

​

La poesia può piacere ma anche no, e di questo giudizio non ci sia mai timore, così come un autore può entrare nel nostro cuore o rimanere perfettamente anonimo, è la bellezza della libertà e della capacità di giudizio, che ci mette in relazione con la nostra intimità e ci fa capire profondamente cosa pensiamo. La poesia ha anche questo compito stimolare i nostri sensi e il nostro libero giudizio. 

                                           

Michele Codoni 15 novembre 2023  sco

bottom of page